venerdì 3 febbraio 2012

Respirare per Immagini

 


In questo brano, tratto dal testo "Zen per immagini", l'autore Shizuto Masunaga ci spiega l'importanza di una corretta respirazione e illustra gli esercizi per immagini per una respirazione fluida e naturale.

 

 Quasi tutti credono che respirare sia solo immettere ed emettere aria dai polmoni, e pensano che questo possa essere fatto coscientemente semplicemente azionando i muscoli respiratori. Alcune tecniche per la salute enfatizzano la respirazione addominale e si suppone che, muovendo i muscoli addominali, si ottenga una respirazione profonda. Non c'è nulla di errato in questo tipo di approccio, ma questo fa sì che ci si occupi troppo dei muscoli addominali e si potrebbe creare una tensione inopportuna nella parete addominale. In alcuni esercizi orientali si insegna a concentrarsi sul punto centrale proprio sotto l'ombelico. Il cosiddetto tandem o hara, , ma la maggioranza delle persone fatica a localizzarlo esattamente. Il tandem è stato definito come il punto centrale di una sfera immaginaria posta sopra la cavità pelvica (...) Porre il centro di gravità nella regione pelvica e bilanciare tutti i movimenti intorno ad esso si dice sia importante per coordinare i movimenti di tutto il corpo.

(...) Per apprendere la Respirazione per Immagini bisogna immaginare semplicemente che l'intero corpo sia come un grosso pallone.

(...) Se chiudiamo gli occhi per un minuto e proviamo a percepire cosa si prova ad essere come all'interno del corpo, prescindendo dalla sensazione di peso sulle anche, se si sta seduti, o sotto i piedi se si sta eretti, l'unica cosa che può essere percepita è una specie di confine indeterminato tra il proprio corpo e l'esterno. Nessuna delle strutture singole come muscoli, ossa o organi possono essere percepite. Forse tutto ciò che si può avvertire è il leggero movimento dell'espansione e della contrazione causata dal respiro.

(...)Appena l'aria entra, il pallone si espanderà su tutti i lati: il centro di questa forza che spinge fuori in ogni dirazione è l'hara. Nella realtà non c'è alcun siffatto punto centrale: tutto ciò che c'è bisogno di percepire è un punto focale al centro della parte bassa dell'addome, che sembri essere il punto da cui l'aria si sta espandendo verso l'esterno.


(...) Ora che sia ha un'immagine vivente del proprio corpo, gradualmente si può espandere il corpo dal basso verso l'alto mentre di inspira e si continua ad inspirare finchè non si è completamente pieni fino alla testa. Fermare per un momento la respirazione e lasciare che gli arti si riempiano grazie all'accumulo precedente di aria compressa. Poi quando si comincia ad espirare e si permette all'aria di uscire, immaginare di sgonfiarsi lentamente, come fa un pallone. Quando questo è vuoto, fare un pausa e rilassarsi brevemente nella condizione «sgonfiato».


Nella Respirazione per Immagini i nostri corpi dovrebbero essere visualizzati come qualcosa di simile a un pallone. Se questa immagine non ci piace perchè il pallone è troppo fragile e potrebbe rompersi, si può allora immaginare di essere una bambola di gomma gonfiabile.

(...) Una volta che si comincia a praticare la Respirazione per Immagini e che si ripete più e più volte, si arriverà a realizzare come l'atto di espirare ed inspirare implicherà un'intera unità o «immagine» che è il respiro.

(...) Nei tempi antichi i cinesi dicevano che i moribondi respiravano solo attraverso il naso, mentre le persone malate respiravano con le spalle e la gente comune respirava con il torace. Si diceva che i saggi respiravano con la pancia, e i maestri con le piante dei piedi. Ciò significa che più è basso il punto focale della propria respirazione, più un individuo possiede ochitsuki (termine giapponese per indicare il Ki calmo o stabile) o padronanza di sé, e più è in grado di respirare con il corpo intero.

(...) Le immagini presentate in questo libro sono solo dei suggerimenti. Immagini mentali che siano vivide e dinamiche non sono le stesse nemmeno considerando due soli individui e questo è il modo in cui ogni entità vivente mantiene le proprie caratteristiche uniche e individuali.

 

Shizuto Masunaga "Zen per immagini – Esercizi dei meridiani per una vita sana".
Ed. Mediterranee

 

 

 

 

 

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