martedì 18 settembre 2018

COSA E' LA CLASSE DI ESERCIZI DI BIOENERGETICA

 

"Gli esercizi bioenergetici, se praticati regolarmente e in modo non competitivo, possono favorire in chi li esegue, maggiore padronanza di sé, una respirazione più profonda, una consapevolezza maggiore del proprio corpo e del senso di radicamento, sensazioni più intense, più vitalità e spontaneità, in una parola, promuovono il piacere di essere vivi!" (Alexander e Leslie Lowen)

 

La Classe di Esercizi di Bioenergetica costituisce una parte integrante della Bioenergetica, una forma di terapia psicocorporea messa a punto dal medico psicoterapeuta Alexander Lowen (1910-2008) a partire dagli anni Cinquanta e sviluppata in oltre quarant'anni di attività terapeutica. Secondo la bioenergetica il corpo e la mente funzionalmente sono identici, cioè quello che succede in uno riflette quello che succede nell'altra e viceversa, di conseguenza gli esercizi bioenergetici coinvolgono non solo il corpo ma l'intera unità biopsichica.

L'analisi bioenergetica affonda le sue radici nell'analisi del carattere di Wilhem Reich (1879-1957) di cui Lowen fu allievo. Con Reich e con la sua scuola il corpo entra con forza nella storia della psiocanalisi. Egli scoprì che le resistenze dei pazienti non erano altro che atteggiamenti difensivi: difese non soltanto psichiche ma anche strutturate nel corpo sotto forma di tensioni muscolari croniche. Reich chiamò queste strutture difensive "armature caratteriali".

La determinazione e la capacità di valutazione clinica di Lowen gli consentirono di ampliare e indirizzare in modo nuovo ed efficace le osservazioni e la metodologia d'intervento terapeutico del suo maestro, trasformandole in modo originale e sviluppando l'Analisi bioenergetica, una terapia psicocorporea centrata sulla riattivazione dei processi energetici (respirazione, movimento, sblocco delle emozioni trattenute) e sull'elaborazione analitica di tali processi. Lo scopo della bioenergetica è quello di rilassare le contrazioni muscolari, permettendo così di far affiorare alla coscienza le emozioni che hanno provocato questi blocchi e di restituire alla persona uno stato di naturale carica energetica. Nell'analisi bioenergetica di Lowen, l'informazione fornita dal corpo dei pazienti viene usata in modo diagnostico, mentre gli interventi fisici sono utilizzati per facilitare i cambiamenti nel corpo dei pazienti e per aumentare la loro consapevolezza psicologica dei conflitti che si manifestano nei loro corpi.

Il lavoro della bioenergetica sul corpo comprende trattamenti con le mani e particolari esercizi. I primi consistono in massaggi, pressione controllata e leggeri contatti per rilassare i muscoli contratti. Gli esercizi intendono aiutare chi li pratica a entrare in contatto con le proprie tensioni e rilasciarle tramite movimenti appropriati.

Gli esercizi bioenergetici si possono eseguire individualmente, in coppia e in gruppo. Qualora si tratti di un gruppo si parla di "classe di esercizi". Ma la parola "classe" sottointende due significati: il primo come sequenza strutturata di movimenti, il secondo appunto come gruppo di persone che hanno il medesimo obiettivo. Le persone che costituiscono la classe, attraverso la guida e l'aiuto di un conduttore, eseguono specifici esercizi volti a sciogliere tensioni e blocchi muscolari nelle diverse aree del corpo. Quando con gli esercizi il corpo si libera dalle tensioni, l'energia intrappolata nei muscoli contratti riprende a circolare e le persone possono rientrare in contatto con le parti di sé che si erano chiuse alla loro percezione.

La classe delle durata di un'ora e mezzo circa, con cadenza settimanale  o quindicinale, si articola in una sequenza di precisi esercizi; una sequenza armoniosa e strutturata, affidata alla guida del conduttore.

La fasi di lavoro di una classe si possono riassumere così:

- Ascolto di sé

- Esercizi di radicamento e esercizi di preparazione e riscaldamento

- Mobilizzazione dell'energia e attivazione della classe attraverso esercizi di carica, libera espressione e scarica; esercizi espressivi e/o relazionali

- Rilassamento

- Fase di integrazione - contenimento

Il tutto rispettando la mobilizzazione di tutti i principali segmenti corporei e il principio che ogni movimento dovrebbe partire dal basso e fluire poi in tutto il corpo.

Sono numerosi e diversi gli esercizi che possono rientrare in una classe: posizioni di base e radicamento; esercizi di praparazione e riscaldamento; di respirazione; esercizi di rotazione; esercizi per il viso; esercizi espressivi; esercizi per la sessualità; esercizi in coppia, esercizi di gruppo; il rilassamento. Molti possono anche essere creati al momento rispettando una logica bioenergetica: vi possono essere degli adattamenti e delle modifiche negli esercizi e nelle sequenze. Basandosi sulla sua esperienza, abilità e sensibilità, il conduttore sarà in grado di cogliere le vie evolutive migliori lungo le quali procedere con il lavoro bioenergetico, secondo le esigenze individuali e di gruppo e il livello di energia dello stesso.

A differenza della normale ginnastica, dove si prevede la ripetizione di un esercizio per un certo numero di volte, per passare poi a un esercizio successivo, nella bioenergetica ogni movimento è collegato con la funzione inspiratoria ed espiratoria; esso viene eseguito prestando attenzione a ciò che si sente, entrando in contatto con eventuali tensioni e resistenze, per individuarle e quindi imparare a scioglierle.

Gli esercizi di bioenergetica mirano ad aiutare chi li esegue a lasciarsi andare abbandonandosi, anziché a sviluppare forza muscolare. Quindi mentre nella ginnastica l'attenzione è rivolta prevalentemente al fare, nle movimento bioenergetico si è centrati più sulle sensazioni corporee e sulla respirazione.

L'uso del verbo "fare" qui non è correlato quindi all'attività meccanica: qualsiasi "fare" nelle classi è in relazione alle sensazioni e ai vissuti corporei ("Il fare che conduce all'essere"). Così il "fare" qualche volta può sembrare inattivo, come lo stare semplicemente in piedi e lasciar cadere il peso. Si tratta di un approccio biologico ed energetico (da qui bioenergetico), di un processo naturale di approfondimento del respiro e di liberazione delle energie bloccate nei muscoli tesi. Per il concetto di esercizi bioenergetici è fondamentale tenere conto del fatto che dove ci sono energia e sentimenti congelati seguirà grazia nel movimento. Fondamentale per questa grazia è il lavoro sul GROUNDING (radicamento): è un concetto introdotto da Lowen, che descrive il contatto energetico con la realtà. Avere grounding  vuol dire avere i piedi sulla terra. Il contatto con il terreno può essere sentito in modo più o meno profondo a seconda delle persone e, nella stessa persona, da un momento all'altro della sua vita. Ma avere grounding in senso più ampio,vuol dire anche essere in contatto con il proprio corpo e con la verità della propria esistenza, anziché "vivere tra le nuvole", soltanto nella propria testa e nei propri pensieri.

I più importanti strumenti di lavoro nella classe sono: la voce, che è connessa con i sentimenti e liberandola li mobilita e li esprime, ogni sentimento possiede infatti un proprio suono; il respiro, perché inspirare mobilita le corde vocali e produce vibrazioni. Senza forzare la respirazione si respira con la bocca aperta così da far entrare un flusso d'aria maggiore arricchendo il corpo di energia. Nell'espirazione si emette un suono che esprima ciò che sentiamo in quel momento. Un altro strumento è lo sguardo: perché negli occhi possiamo leggere il sentimento che anima l'individuo e possono esprimere la supplica, il desiderio di essere amato, la diffidenza, l'odio, la confusione. Il contatto oculare è molto importante ed inizia dalla nascita; in'ultimo, non per importanza la VIBRAZIONE, che è il modo che il corpo ha di sciogliere le tensioni. La vibrazione secondo la bioenergetica è dovuta ad una carica energetica nella muscolatura ed è anloga alla vibrazione che ha luogo in un filo elettrico quando la corrente lo attraversa. La mancanza di vibrazione indica che la corrente di eccitazione, o carica, è assente o molto ridotta.

Nonostante l'investimento corporeo ed emotivo sia a volte molto elevato, le classi non sono gruppi terapeutici, perché non prevedono una fase di elaborazione analitica dei vissuti emotivi con il conduttore. Ciò non significa che i partecipanti siano abbandonati a loro stessi o alle loro emozioni. Il conduttore, oltre l'adeguata formazione, deve anche possedere qualità personali, quali sensibilità emotiva e capacità di comunicazione empatica; egli propone gli esercizi e vigila sui processi in atto, è una presenza che garantisce contenimento al gruppo e contemporaneamente sostegno alle singole persone impegnate a vivere emozioni che da sole non riescono ad arginare.

Le classi di esercizi sono adatte a tutti, purché (come ribadisce Lowen) chi ha la responssabilità di condurle sappia riconoscere strumenti e limiti dello strumento. L'abilità del conduttore consiste meramanete nel dirigere l'attenzione senza dire ai partecipanti che cosa dovrebbero sentire, ma semplicemente aiutandoli ad arrivare al sentire, qualsiasi siano i sentimenti e le sensazioni del loro corpo. Dove una persona sente tensione o sforzo un'altra può sperimentare sensazioni fluenti. Dove un esercizio originarimante causa dolore, può con le ripetizioni e l'allenamento della tensione, procurare piacere.

Il tocco rassicurante del conduttore può in alcuni casi aiutare le persone a maturare un senso di sicurezza personale e sintirsi supportati emotivamente anche senza l'uso della parola; il conduttore agisce come una "madre sufficientemente buona", si accorge delle difficoltà del partecipante, si sintonizza emotivamente e risponde con un contatto fisico che comunica "cura ed accudimento".

 

Personalmente la conoscenza della bioenergetica rappresenta un anello di congiunzione tra i miei studi di psicologia e il suo profondo legame con il corpo. Per anni ho seguito questo intento attraverso l'approfondimento della Medicina Tradizionale Cinese e dello shiatsu. In ciò ho trovato moltissime risposte soddisfacenti sia a livello personale che professionale e il mio convincimento di un legame tra mente, corpo e spirito si è radicato tanto da non poter più considerare questi aspetti di studio e pratiche separate. Ma ho sempre sentito che la fislosofia orientale, seppur completa nei suoi principi naturalistici e nel porre le basi di una conoscenza dell'anatomia, della fisiologia e dei metodi di cura e guarigione, sia anche la più socialmente lontana dalla nostra cultura occidentale. Alla ricerca quindi di metodi di lavoro più vicini al nostro modo, non tanto di essere quanto di vivere, alla nostra cultura di origine e alla nostra evoluzione sociale, oggi ho trovato nella bioenergetica le risposte che cercavo e ritengo che la classe di esercizi possa essere uno strumento potente di miglioramento della società contemporanea e potrebbe anche svolgere un ruolo importante nell'area della medicina preventiva.

Come partecipante alla classe di esercizi di bioenergetica ho avuto modo di sperimentare su di me il lavoro corporeo e i suoi benefici, sentire sensazioni nuove attraverso la riscoperta di parti essenziali del mio corpo, attraverso la sua mobilizzazione ma anche attraverso la 'staticità'. 'Stare' inteso qui come momento di non movimento, di ascolto. Mi riferisco in particolare al concetto di grounding: sentire profondamente le mie gambe, i piedi, il terreno sotto di essi, la fatica di 'tenermi su' mi ha fatto sentire più viva, più presente con il mio essere e con le mie debolezze: il binomio sempre presente nel nostro corpo tra forza e debolezza. Ricordo con chiarezza la prima volta che ho sentito vibrare le mie gambe e il mio corpo: la piacevole sensazione di laciarsi andare alla vibrazione, piacevole sensazione di sentire l'energia che scorre. Ogni volta è stata un'esperienza diversa che rifletteva il mio diverso stato energetico e quindi amplificava la consapevolezza di me. Ma la partecipazione alla classe ha rappresentato anche divertimento e gioco: quel gioco spontaneo dimenticato di quando si è bambini che stimola fantasia, creatività e che permette poi nella vita di tutti i giorni di cercare sempre soluzioni nuove, di sapere trasformare e ricostruire. Sebbene la pratica individuale degli esercizi di bioenergetica sia entrata nella mia routine, la forza della classe, intesa qui come gruppo di persone è qualcosa che mi ha dato la possibilità di vivere apertamente me stessa, di accettare le sensazioni e le emozioni; ho sentito sempre il gruppo come luogo sicuro e tranquillizzante, ho provato il piacere dell'imitazione del linguaggio non verbale, un'imitazione penso molto vicina  a quella naturale dei bambini, indispensabile alla crescita e alla formazione della personalità

 

Di Stefania Rosati - Psicologa

Testo tratto da lavoro di tesi per "Conduttori di Esercizi di Bioenergetica" - con il Centro di Formazione in Analisi Bioenergetica dell'Umbria - Perugia (IIFAB - Istituto Italiano di Formazione in Analisi Bioenergetica - Rappresentante ufficiale in Italia del modello e del metodo dell'Analisi Bioenergetica di Alexander Lowen).

 

Riferimenti bibliografici:

·       Alexander Lowen e Leslie Lowen, "Espansione e integrazione del corpo in bioenergetica" - Manuale di esercizi pratici. 1979, Astrolabio

·       Francesco Padrini, "Esercizi di bioenergetica". 2007, Xenia Edizioni

·       Luciano Marchino -Monique Mizrahil, "Il corpo non mente". 2014, Edizioni Pickwik

·       Alexander Lowen, "La voce del corpo". 2009, Astrolabio

·       Cos'è una classe di esercizi di bioenergetica - Ovvero che cosa non è una classe diesercizi di bioenergetica di Ellen Green Giammarini (Trattao da International Journal of Bioenergetic Analysis)